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NextGenerationEU
Articolo2 febbraio 2024Direzione generale della Comunicazione6 min di lettura

Possibilità "remote": telemedicina diagnostica nella Croazia rurale

NextGenerationEU sta definendo il piano per economie e società più verdi, sostenibili e resilienti. I paesi dell'UE stanno mobilitando i propri finanziamenti per modernizzare e trasformare tutto ciò che va dalle infrastrutture di trasporto e dall'edilizia residenziale sociale ai servizi pubblici digitalizzati. Tra i cardini del quadro per la ripresa e la resilienza figurano il miglioramento della resilienza sanitaria, sociale e istituzionale, nonché l'inclusione sociale e territoriale. Tutti questi elementi rientrano nel progetto di telemedicina TeleCordis avviato nella contea di Koprivnica-Križevci in Croazia. Abbiamo parlato con due residenti locali, Andrea Horvat e Mirjana Hanžeković, che ne traggono un vantaggio diretto. Ecco cosa ci hanno raccontato a proposito del progetto.

Andrea Horvat fa l'infermiera presso il centro sanitario della contea di Koprivnica-Križevci. Ci ha incontrato per condividere con noi le sue idee sul progetto TeleCordis, che ha visto la creazione di un nuovo centro di servizi di telemedicina presso la struttura locale di assistenza di base. Finanziato attraverso il piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) della Croazia (con un investimento di circa 690 000 euro), il centro consente ai pazienti provenienti dalle zone limitrofe o remote di avvalersi più rapidamente e facilmente dei test diagnostici cardiologici e pneumologici. Per Andrea è stata una vera svolta, in quanto ha notevolmente migliorato la disponibilità di servizi medici essenziali in una regione che ne era gravemente sprovvista.

In precedenza, i pazienti affetti da patologie croniche o vascolari dovevano recarsi in ospedali molto più lontani per prendere appuntamenti e sottoporsi a esami cardiologici, con liste d'attesa che potevano arrivare anche a cinque mesi, se non di più. Da quando è stato aperto nel luglio 2023, il centro di telemedicina TeleCordis ha ridotto i tempi di attesa a una media di tre settimane. L'acquisto di attrezzature mediche e informatiche specialistiche ha reso possibili servizi cardiologici essenziali là dove vivono i pazienti, dal monitoraggio dinamico (holter) dell'ECG e della pressione arteriosa, alla spirometria e all'ECG a 12 canali. Gli esami medici possono ora essere effettuati da operatori locali e i dati dei pazienti vengono inviati attraverso il sistema TeleCordis, che raccoglie i risultati diagnostici post-esame.

Parlando del progetto TeleCordis, Andrea ha voluto condividere con noi i suoi pensieri:

È soddisfatta dei risultati del progetto?

AH: Sono molto soddisfatta. Ora i pazienti cardiologici che vivono in zone remote possono ottenere diagnosi più rapide ed efficienti, senza dover andare all'ospedale di Koprivnica. Per gli abitanti delle zone rurali, e soprattutto per gli anziani o per chi ha problemi di mobilità, era molto pesante doversi spostare per le visite mediche. In alcuni casi, quando i pazienti soffrono di malattie cardiovascolari, il medico deve effettuare esami ogni sei mesi o programmare appuntamenti regolari per monitorare i progressi in relazione a un determinato farmaco. Per coloro che vivono in località remote, spostarsi spesso era un notevole problema logistico. Il centro di telemedicina contribuisce ad alleviare questa difficoltà.

Oltre a essere più vicino ai pazienti, quali altri vantaggi offre il centro?

AH: Oltre alla comodità e alla riduzione delle liste di attesa per gli appuntamenti, il centro di telemedicina ha accelerato il processo diagnostico in generale. I pazienti ottengono diagnosi in modo più tempestivo. Sebbene spetti al medico interpretare i risultati, in quanto infermiera ho spesso la responsabilità di verificarli. Se mi rendo conto che un paziente necessita di cure urgenti, dobbiamo agire rapidamente per poter erogare le cure necessarie. Grazie all'efficienza dei servizi locali di telemedicina, i pazienti ora corrono meno rischi, in quanto possiamo individuare i problemi più rapidamente e reagire di conseguenza. Così, in più di un'occasione siamo riusciti a evitare il peggio.

"Grazie all'efficienza ai servizi locali di telemedicina, i pazienti ora corrono meno rischi".

- Andrea Horvat, infermiera presso il centro sanitario della contea di Koprivnica-Križevci

Mirjana Hanžeković è la direttrice del centro sanitario della contea di Koprivnica-Križevci, dove lavora Andrea. Anche lei è molto colpita dai risultati del nuovo centro di telemedicina TeleCordis. Condivide il punto di vista di Andrea sull'accessibilità dei servizi medici di base a coloro che vivono nelle comunità rurali, sottolineando che le efficienze ottenute hanno salvato la vita dei pazienti.

L'abbiamo incontrata per saperne di più sui vantaggi principali del progetto:

In che modo il progetto ha cambiato l'assistenza sanitaria locale?

MH: Il progetto è stato molto importante per tutti i pazienti della regione con malattie cardiovascolari, che rappresentano la causa di circa il 45% di tutti i decessi in Croazia. I servizi di cardiologia sono meno accessibili nelle zone interne, come Križevci e Đurđevac, per cui il tasso di mortalità lì è più elevato. Ritengo che i servizi di telemedicina, come quelli recentemente introdotti nel nostro centro sanitario, possano avere un impatto positivo su queste cifre. Fino a poco tempo fa i pazienti dovevano recarsi nella città più vicina anche per semplici esami, come il monitoraggio holter dell'ECG o della pressione arteriosa. A volte dovevano percorrere anche 60 km per andare in ospedale e altri 60 km per tornare a casa, tutto a spese del paziente, e questo prima ancora di avere una diagnosi o i risultati degli esami. In medicina è essenziale puntare a migliorare costantemente la situazione, sia in termini di formazione che di attrezzature o di altri aspetti pertinenti. In questo modo offriamo ai nostri pazienti la migliore assistenza sanitaria possibile. Il centro di servizi di telemedicina TeleCordis ne è un ottimo esempio, in quanto porta le moderne tecnologie diagnostiche in una regione che prima ne era sprovvista.

È orgogliosa del progetto?

MH: Se dovessi scegliere un solo elemento di questo progetto che mi rende particolarmente orgogliosa, direi che ha salvato molte vite umane. Le attrezzature e i servizi del nuovo centro ci hanno consentito di effettuare più rapidamente le visite mediche necessarie, in un contesto locale facilmente raggiungibile. Di conseguenza, i pazienti che si trovano in situazioni potenzialmente letali sono stati in grado di ricevere assistenza medica salvavita. Proprio di recente abbiamo individuato un'occlusione dei vasi sanguigni in un paziente di giovane età che aveva urgentemente bisogno di uno stent coronario per prevenire un grave rischio di attacco cardiaco. Il nuovo centro ci ha permesso di individuare l'occlusione e di reagire rapidamente, assicurandogli la procedura salvavita in tempo utile. Essere in grado di fornire servizi di questo tipo a livello locale è una fonte di orgoglio, in quanto consente di curare il maggior numero possibile di pazienti, indipendentemente da dove vivono.

"Se dovessi scegliere un solo elemento di questo progetto che mi rende particolarmente orgogliosa, direi che ha salvato molte vite umane."

- Mirjana Hanžeković, direttrice del centro sanitario della contea di Koprivnica-Križevci

L'esperienza di Andrea e Mirjana dimostra l'importanza di un'adeguata resilienza medica e istituzionale, nonché di un'autentica inclusione sociale e territoriale. Quando vengono messe a disposizione risorse vitali, le comunità locali possono trarne enormi benefici, con un impatto tangibile sulla vita quotidiana dei cittadini. Il progetto TeleCordis è uno dei tanti finanziati attraverso il piano per la ripresa e la resilienza della Croazia nell'ambito di NextGenerationEU. Ciascun progetto corrisponde ad aree di interesse nazionale mirate e risponde a esigenze regionali specifiche. Nel caso del centro sanitario della contea di Koprivnica-Križevci, l'assegnazione delle risorse ha dimostrato di essere in grado di garantire un approccio più equo alla fornitura di servizi essenziali e di dotare le zone remote di strumenti migliori per far fronte alle sfide attuali e future.

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Data di pubblicazione
2 febbraio 2024
Autore
Direzione generale della Comunicazione